Molti genitori credono di potersi affidare interamente ai giocattoli, sperando che questi rendano tutto più semplice. Tuttavia non è così, i giocattoli rappresentano per i bambini uno strumento per conoscere il mondo, e non tutti si rendono conto che giocare è un’attività ben più seria e costruttiva. Non basta solo riempire i bambini di giocattoli per renderli felici, è pertanto necessario comprendere le esigenze di ciascuno figlio in base alla sua età.
Tuttavia, quello che si fa sempre meno purtroppo è giocare insieme ai propri bambini, nonostante sia un’attività estremamente importante. I bambini sono sempre più impegnati in allenamenti e corsi di ogni tipo, ma vorrebbero fermarsi e trascorrere del tempo insieme ai propri genitori e ai nonni. Certo il lavoro e le attività quotidiane non facilitano la vita dei genitori e in particolare delle mamme. Secondo diverse ricerche queste riescono a dedicare al gioco coi figli ancor minor spazio rispetto ai padri, probabilmente perché maggiormente prese dal tempo destinato alla cura dei figli e all'accompagnamento alle attività extrascolastiche. Eppure ritagliarsi momenti per i figli è fondamentale, infatti non c'è desiderio più grande, per un bimbo, che saper di poter contare sulla complicità dei genitori mentre gioca. Ma qual è il modo migliore per seguire i bambini durante il gioco? Con i bimbi piccoli è molto più facile giocare; a un bambino di uno, due anni, non importa tanto il gioco in sé, ma è più interessato alla presenza del genitore, che quindi può sedersi per terra vicino a lui e mettersi a scarabocchiare o fare delle costruzioni, seguendo le proprie inclinazioni.
Se il vostro bambino vi chiede di giocare con lui, dovete assecondarlo: se vi chiede di giocare alla fattoria voi dovete fare il verso degli animali, anche se magari per voi non è molto divertente. Questo tipo di giochi infatti sono i più utili allo sviluppo dell'intelligenza creativa. Ricordate inoltre che lasciare i bambini soli con tablet e cellulari è distruttivo e determina una diminuzione dello sviluppo comportamentale dei bambini. Quindi il tempo che i piccoli ci passando davanti è sicuramente inutile. I genitori dovrebbero prendere in considerazione questi effetti e definire dei limiti sul tempo dedicato ai dispositivi multimediali. Man mano che il bambino cresce è fondamentale, per la sua autonomia, anche lasciarlo sperimentare da solo, trovando percorsi e soluzioni alternative rispetto a quelle da voi proposte. Evitate di controllarlo continuamente. Lasciate che impari a rimanere da solo e a gestire da solo eventuali momenti di noia. I genitori possono dare dei suggerimenti. Ma non scegliete per vostro figlio. Se una cosa non gli interessa, non insistete. Lasciate che sia libero di giocare a ciò che preferisce. E se vuole rimanere in silenzio a fissare il vuoto, non preoccupatevi. Una volta scelta l'attività, il bambino vi si dedica anima e corpo. I bambini capaci di maggiore concentrazione, sono in grado di fare lo stesso gioco anche per un intero pomeriggio. Altri, invece, passano da un'attività all'altra, perché si annoiano in fretta. Ogni bambino ha un diverso carattere e deve essere lasciato libero di giocare come preferisce. A volte, però, sono i genitori a passare da un gioco all'altro, convinti in questo modo di stimolare il piccolo, ma questo atteggiamento è controproducente. Troppi stimoli finiscono per creare noia e confusione. Quando infine un bambino finisce di giocare è fondamentale insegnargli a rimettere tutto a posto. Non dovrete farlo voi. Dovrà imparare a farlo da solo. Man mano che il bimbo cresce, dovrà essere in grado di farlo da solo. Nella sua stanza, quindi, stabilite qual’è lo spazio in cui vanno riposti i giocattoli e fate in modo che li metta lì. Quest'operazione va fatta anche quando il bambino passa da un gioco all'altro. Se prima ha giocato con le auto radiocomandate e poi vuole giocare con le costruzioni, fate in modo che prima metta a posto le auto e poi tiri fuori le costruzioni. Non solo questo lo abituerà all'ordine e ad avere cura delle sue cose. Ma gli servirà anche per imparare a concentrarsi su una cosa per volta.